I disturbi sessuali

Cosa sono e come si curano

disturbi sessuali

Che cosa si intende con il termine di disfunzione sessuale ?

Secondo il DSM -IV –TR, curato dall’A.P.A. (American Psychiatric Association: Associazione Psichiatrica Americana) la caratteristica principale delle disfunzioni sessuali è costituita da un'anomalia del desiderio sessuale e delle modificazioni psicofisiologiche che caratterizzano il ciclo di risposta sessuale; la presenza di queste disfunzioni causa un significativo disagio individuale e difficoltà interpersonali.

Il DSM-IV-TR suddivide le disfunzioni sessuali in 7 categorie, che comprendono a loro volta diverse tipologie di disturbi:

Disturbi del desiderio sessuale

Disturbo da desiderio ipoattivo: Fantasie sessuali e desiderio di attività sessuale persistentemente o ricorrentemente carenti (o assenti). Il giudizio di carenza o assenza viene fatto dal clinico, tenendo conto dei fattori che influenzano il funzionamento sessuale, come l’età e il contesto di vita del soggetto.

Disturbo da avversione sessuale: Persistente o ricorrente estrema avversione ed evitamento di tutti (o quasi tutti) i contatti sessuali genitali con un partner sessuale

Disturbi dell’eccitazione sessuale

Disturbo dell’eccitazione sessuale femminile: Persistente o ricorrente incapacità di raggiungere, o di mantenere fino al completamento dell’attività sessuale, un’adeguata risposta di eccitazione sessuale con lubrificazione-tumescenza (reazione di lubrificazione- tumescenza legata all’eccitazione sessuale)

Disturbo maschile dell’erezione: Persistente o ricorrente impossibilità di raggiungere, o di mantenere, un’erezione adeguata fino al completamento dell’attività sessuale

Disturbi dell’orgasmo

Disturbo dell’organismo femminile: Persistente o ricorrente ritardo, o assenza, dell’orgasmo dopo una fase di eccitazione sessuale normale. Le donne mostrano un’ampia variabilità nel tipo o nell’intensità della stimolazione che induce l’orgasmo. La diagnosi di disturbo dell’orgasmo femminile dovrebbe basarsi sulla valutazione del clinico che la capacità di orgasmo della donna sia minore di quanto ci si aspetterebbe per età, esperienza sessuale, e adeguatezza della stimolazione sessuale ricevuta

Disturbo dell’organismo maschile (anaeiaculazione): Persistente o ricorrente ritardo, o assenza, dell’orgasmo dopo una normale fase di eccitazione sessuale nell’ambito di un’attività sessuale che il clinico, tenendo conto dell’età del soggetto, giudica adeguata per localizzazione, intensità e durata.

Eiaculazione precoce: Persistente o ricorrente eiaculazione a seguito di minima stimolazione sessuale prima, durante,, o poco dopo lla penetrazione e prima che iil soggetto llo desideri. Il clinico deve ttenere conto dei fattori che iinfluenzano lla durata della fase di eccitazione,, come ll’età,, lla novità del partner sessuale o della situazione,, e lla frequenza recente dell’attività sessuale

Disturbi da dolore sessuale

Dispareunia: Ricorrente o persistente dolore genitale associato al rapporto sessuale in un maschio o in una femmina

Vaginismo: Ricorrente o persistente spasmo involontario della muscolatura del terzo esterno della vagina, che interferisce con il rapporto sessuale.

Disfunzione sessuale dovuta a….[indicare la condizione medica generale]

Disfunzione sessuale indotta da sostanze

Disfunzione sessuale non altrimenti specificata

Come si curano i disturbi sessuali

Per la cura delle disfunzioni sessuali è necessario intanto fare un’accurata analisi e comprensione della problematica riportata dal paziente.

È auspicabile, inoltre, applicare un approccio integrato, che consideri le disfunzioni sessuali come condizioni psicosomatiche, in cui interagiscono, a più livelli, fattori organici, psichici e relazionali.

Per le disfunzioni sessuali il cui sintomo è manifesto ed evidente, e quindi l’origine del disagio non emerge da più gravi problemi psichici e relazionali, le terapie sessuali costituiscono la strategia terapeutica più utilizzata. (Fenelli, Lorenzini, 1999).

Si parte dalla rimozione delle problematiche immediate e più superficiali, che non dipendono cioè da sottostanti disturbi più profondi, e che ostacolano una soddisfacente espressione sessuale (Fenelli, Lorenzini, 1999). Alcuni esempi sono: l'ansia derivante dalla previsione di una prestazione inefficace; la paura di essere rifiutati o la difficoltà a controllare le proprie emozioni (Fenelli, Lorenzini, 1999).

Bibliografia

(American Psychiatric Association (2000). DSM-IV-TR Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders , Fourth Edition, Text Revision.Edizione Italiana: Masson, Milano.)

Simonelli C., Fabrizi A., “Vaginismo e Dispareunia”. In: Simonelli C. (A cura di), Diagnosi e trattamento delle disfunzioni sessuali”, FrancoAngeli, Milano, 1997

Fenelli A., Lorenzini R., Clinica delle disfunzioni sessuali, Carocci, Roma, 1999 (1° edizione 1991)


Articolo a cura della
Dr.ssa Mariella Spilabotte
Psicologa e Psicoterapeuta a Frosinone

Dr.ssa Mariella Spilabotte

Psicologa e Psicoterapeuta a Frosinone
P.I. 2389810603
Iscritta all’Albo Professionale degli Psicologi della regione Lazio n. 6739
Laureata in Psicologia

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