Alcuni studiosi hanno identificato alcuni errori di pensiero che possono caratterizzare le relazioni di coppia che stanno attraversando una fase di crisi.
Inferenza Arbitraria: Si presenta come la tendenza a trarre conclusioni affrettate senza avere a disposizione prove evidenti che le giustifichino.
Astrazione Selettiva: L’ attenzione si focalizza su alcuni dettagli, e si tende ad ignorare altre importanti informazioni. Per esempio: Un marito risponde a monosillabi alla moglie. La stessa desumerà da ciò la seguente conclusione: “ sicuramente sarà arrabbiato con me”.
Ipergeneralizzazione: Le conclusioni e i dati relativi a qualche situazione vengono estesi a ogni nuovo scenario, ed eventi isolati vengono considerati la prova di veridicità. Esempio: “La mia compagna mi ha detto che non le piace la mia nuova cravatta. Ecco, non le va mai bene niente!”
Esagerazione e Minimizzazione: Ci si orienta verso gli estremi, visualizzando come unica probabilità quella negativa e non considerando le eventualità positive. Esempio: Un marito effettua una spesa per l’acquisto di alcuni oggetti. La moglie, facendo qualche calcolo, si arrabbia, e gli dice con un tono perentorio: “ Siamo rovinati!”
Personalizzazione: Si crede che gli altri si comportino negativamente a causa nostra, senza prendere in considerazione spiegazioni più plausibili per il loro comportamento. Esempio: “il mio compagno mi ha detto che avrebbe preferito la pasta al sugo alla zuppa di verdure. Evidentemente detesta come cucino.”
PENSIERO “TUTTO O NULLA” (chiamato anche pensiero bianco o nero, polarizzato o dicotomico): Gli eventi vengono visti come tutti bianchi o tutti neri, buoni o cattivi. Si ha un’insistenza su scelte e valutazioni estreme. Ci si può sentire perfetti o completamente imperfetti. Non esiste una via di mezzo. Si considerano gli eventi o le persone in termini di tutto o nulla. Esempio: Una moglie dice al proprio marito: “Parlare con te è una totale perdita di tempo”. Altro esempio di questo modo di pensare è: “O mi riprendo o mia moglie mi lascerà”.
Etichettamento: Si attribuiscono dei tratti globali negativi a se stessi e agli altri, in base a delle imperfezioni e agli errori commessi in passato. Esempio: “non riesco mai a stirare bene le camicie, sono proprio una imbranata”.
Visione a Tunnel: Si tende a vedere solo gli aspetti negativi di una situazione. Quando i componenti di una coppia ragionano in questo modo vedono soltanto ciò che collima con il loro atteggiamento o stato mentale. Altri aspetti importanti sono cancellati, censurati o minimizzati. Esempio: “Abbiamo litigato quasi tutto il giorno”. (In realtà, ad un esame più attento ed accurato, si arriva alla conclusione che il litigio è durato solo per un breve tempo dell’intera giornata).
Interpretazione Distorta: Nei momenti di crisi delle coppie, i partner tendono a ragionare in modo tale da presumere che il comportamento dell’altro scaturisca da intenzioni non benevole. Esempio: “E’ gentile con me, perché vuole qualcosa in cambio. Mi sta fregando”.
Lettura del pensiero: I partner credono di sapere quello che l’altro pensa e prova, o il motivo per cui agisce in un certo modo, evitando di considerare più probabili possibilità. In altre parole, il partner diventa abile a prevedere quello che l’altro pensa di sè (palla di vetro). Esempio: “Mio marito mi abbraccia, ma so che non mi perdonerà.”
Durante la terapia cognitivo-comportamentale, il terapeuta aiuta entrambi i partner ad individuare questi errori di pensiero e a valutare quanto siano realmente accurati e utili. Attraverso poi delle strategie specifiche si insegna alla coppia come poter formulare dei pensieri e delle risposte alternative e più equilibrate.
Bibliografia
Frank M. Dattilio. Terapia cognitivo-comportamentale per le coppie e le famiglie. Firenze. Eclipsi
Articolo a cura della
Dr.ssa Mariella Spilabotte
Psicologa e Psicoterapeuta a Frosinone
Psicologa e Psicoterapeuta a Frosinone
P.I. 2389810603
Iscritta all’Albo Professionale degli Psicologi della regione Lazio n. 6739
Laureata in Psicologia