Non vorrei mai morire per le mie idee, perché potrebbero essere sbagliate”
(Bertrand Russell)
Secondo Beck l’assetto cognitivo che si riscontra nella depressione è costituito fondamentalmente da tre pattern cognitivi: valutazione negativa di sé, interpretazione negativa dell’esperienza e aspettative negative del futuro, questo è il concetto di triade cognitiva:
Beck ha sostenuto la tesi secondo la quale costrutti come quelli di distorsione cognitiva, pensieri automatici negativi e triade cognitiva, rilevanti sintomi della depressione, sono i prodotti di una determinata struttura cognitiva di base stabile, i cui elementi sono strutture denominate schemi.
Lo schema depressogeno è dunque una << struttura per vagliare, codificare, e valutare gli stimoli che agiscono sull’ l’organismo>> (Beck, 1967). < > (Beck, 1967). Gli schemi si attivano, quindi, nel momento in si presentano eventi scatenanti (eventi stressanti quali ad esempio una separazione).
Gli schemi depressogeni, a livello di contenuto, si riconducono essenzialmente ad articolazioni della triade cognitiva. L’organizzazione cognitiva depressiva è composta quindi da una rete di tali schemi.
Bibliografia
Beck Aaron T. Terapia cognitiva della depressione. Editori Bollati Boringhieri, 1987.
Beck AT (1976). Principi di Terapia Cognitiva. Astrolabio, Roma 1984
Articolo a cura della
Dr.ssa Mariella Spilabotte
Psicologa e Psicoterapeuta a Frosinone
Psicologa e Psicoterapeuta a Frosinone
P.I. 2389810603
Iscritta all’Albo Professionale degli Psicologi della regione Lazio n. 6739
Laureata in Psicologia