Che cos’è, come si manifesta e come si cura
Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio”
Bertolt Brecht
La definizione di disturbo ossessivo compulsivo (DOC) è contenuta nel DSM-IV TR. Il DOC si inserisce nella categoria dei disturbi d’ansia, alla quale appartengono anche attacchi di panico, disturbo d’ansia generalizzato, fobie e disturbo post-traumatico da stress.
Nello specifico, il disturbo ossessivo compulsivo è caratterizzato dalle cosiddette ossessioni, che sono pensieri o idee ricorrenti o persistenti, ma anche da compulsioni che si insinuano nella mente provocando uno stato di ansia e angoscia.
Le ossessioni sono un fenomeno mentale ben preciso. Si tratta di pensieri, immagini o impulsi che appaiono nella mente di un individuo senza la sua volontà e in maniera improvvisa.
Come descritto nel DSM-IV, questi pensieri, impulsi o immagini non sono delle preoccupazioni eccessive per qualcosa di contingente. Vengono, infatti, avvertiti come intrusivi e soprattutto senza senso. Il soggetto, infatti, percepisce che si tratta di un qualcosa di irrazionale.
Nel momento in cui compaiono le ossessioni il soggetto tenta di ignorarle o sopprimerle.
Queste caratteristiche potrebbero far confondere le ossessioni con altri fenomeni mentali. Ad esempio, si può tendere a scambiarle per ruminazioni. Le differenze tra ossessioni e ruminazioni sono, però, diverse.
La prima differenza è che la ruminazione è in parte un processo consapevole, a differenza dell’ossessione. In questo caso il soggetto è portato a rievocare mentalmente degli episodi passati analizzandoli e cercando di capire cosa non sia andato nel verso giusto. Nelle ruminazioni ci si pongono delle domande su quella che viene percepita come la propria inadeguatezza nel reagire a determinati eventi e così via.
Bisogna anche identificare la differenza tra ossessione e il rimuginio, che è un disturbo d’ansia generalizzato che si concretizza nella pulsione a preoccuparsi e ad anticipare eventuali scenari negativi per capire come affrontarli.
Per capire a fondo il disturbo ossessivo compulsivo è necessario analizzare anche le compulsioni.
La definizione di compulsione ci dice che si tratta di atti mentali o di comportamenti che vengono compiuti in risposta alla nascita di idee ossessive e che vengono avvertiti come obbligatori.
Quindi si parte dall’ossessione e si arriva alla compulsione. Il soggetto si sente obbligato a ripetere un determinato atto mentale o un comportamento in risposta all’ossessione.
Alla base di tutto ci sono delle regole che vengono rispettate in maniera molto rigida.
Quando si parla di disturbo ossessivo compulsivo si deve sottolineare che nella maggior parte dei casi si ha un esordio improvviso intorno ai 20-30 anni anche se per ottenere una vera e propria diagnosi ci possono volere anni.
In alcuni casi la causa del disturbo ossessivo compulsivo viene ritrovata in un evento estremamente stressante per la mente del soggetto che, quindi, ne risente e reagisce in questo modo.
Quando si parla di DOC in età adolescenziale ne sono più colpiti gli individui di sesso maschile mentre se si analizza l’età adulta non ci sono distinzioni di sesso.
Per capire come si manifesta il disturbo ossessivo compulsivo è necessario individuare ossessioni e compulsioni più frequenti.
Tra le ossessioni troviamo l’idea di toccare qualcosa di sporco o la paura di contaminarsi stringendo la mano a qualcuno o toccando degli oggetti. Sono ossessioni anche il dubbio di aver lasciato il gas aperto, di non aver chiuso la macchina nonostante un attento e costante controllo preventivo. Anche la necessità di mettere tutto in un preciso ordine può essere un’ossessione, così come lo è l’idea ricorrente di impugnare un’arma per fare male a qualcuno.
Tra le compulsioni più comuni troviamo, invece, azioni fisiche come lavarsi le mani, controllare degli oggetti o azioni mentali come ripetere delle preghiere, contare, fare degli elenchi.
Quando si parla di cura del disturbo ossessivo compulsivo spesso si devono fare i conti con la mancanza di collaborazione del soggetto.
Tuttavia, ad oggi, la terapia proposta consiste in un mix di psicoterapia e farmaci antidepressivi. Solo dei professionisti del settore sono in grado di far ritrovare un equilibrio al soggetto che ha un DOC.
Spesso, però, come detto la diagnosi arriva molto in ritardo. In alcuni casi si è notata una certa familiarità.
Sono stati riscontrati tratti ossessivi in figli di genitori con DOC. Questo vale soprattutto per i gemelli omozigoti.
Articolo a cura della
Dr.ssa Mariella Spilabotte
Psicologa e Psicoterapeuta a Frosinone
Psicologa e Psicoterapeuta a Frosinone
P.I. 2389810603
Iscritta all’Albo Professionale degli Psicologi della regione Lazio n. 6739
Laureata in Psicologia