Disturbi del comportamento alimentare: cosa sono, come riconoscerli e come curarli.

disturbi alimentari

Anoressia, bulimia, binge eating sono, attualmente, i disturbi del comportamento alimentare (DCA) più diffusi tra i ragazzi italiani.

Da una recente indagine condotta dall’Osservatorio sulle tendenze e comportamenti degli adolescenti è emerso che nel nostro Paese circa 3 milioni di ragazzi soffrono di disturbi dell’alimentazione anche se, è bene sottolinearlo, non sono gli unici.

Cosa sono i disturbi del comportamento alimentare

Possiamo dire che i DCA sono disturbi psichiatrici invalidanti poiché vanno a compromettere la salute fisica e la vita sociale del soggetto.

Si tratta, nello specifico, di disturbi connessi a un rapporto patologico con il proprio corpo, il proprio aspetto e con il cibo di conseguenza.

Le cause dei DCA

Per individuare le cause dei disturbi del comportamento alimentare è utile fare una breve introduzione e, successivamente, differenziare alcune situazioni.

Possiamo dire che i DCA sono così diffusi al giorno d’oggi soprattutto tra i più giovani poiché sono proprio questi ultimi a essere più influenzati dall’idea di corpo conforme che si ha osservando la TV, le riviste patinate e anche i social network che prendono sempre più piede.

Quello che traspare da questi canali di comunicazione è che il corpo deve essere perfetto a tutti i costi e, nella maggior parte dei casi, c’è questa idea ricorrente e talvolta normalizzata alla base di questi disturbi che si sviluppano nel rapporto con il cibo.

Naturalmente questa è anche una semplificazione della questione. Per andare più a fondo, si possono distinguere le cause di bulimia e anoressia e le cause del binge eating disorder.

Possiamo dire che l’anoressia e la bulimia colpiscono soprattutto le ragazze, anche se negli ultimi anni sale il numero di ragazzi interessati da questo tipo di disordini.

Ci sono dei fattori di rischio che hanno un ruolo nello sviluppo dei DCA bulimia e anoressia. Soggetti che si sottopongono a delle diete frequenti o che nell’infanzia erano obesi, soggetti che sono oggetto di scherno per la forma del proprio corpo o che ne provano costante insoddisfazione, soggetti che vivono in un contesto votato all’eccessiva magrezza: in tutti questi casi si possono sviluppare dei disturbi come bulimia o anoressia.

Un caso molto specifico è quello della bulimia nervosa le cui cause sono da individuare in un regime estremamente ipocalorico che, quindi, porta con sé delle crisi bulimiche.

Nel caso del binge eating, invece, si parla di un disturbo del comportamento alimentare più frequente negli uomini.

Alla base di questo disturbo ci sono spesso scarsa autostima, eventi traumatici, insoddisfazione verso il proprio corpo e soprattutto uno stato depressivo.

Sintomi dei disturbi del comportamento alimentare

Ci sono alcuni campanelli d’allarme che dovrebbero essere presi in considerazione. In alcuni casi, infatti, potrebbe essere fondamentale riconoscere i sintomi precoci dei DCA.

Il primo segnale a cui fare caso è la forte attenzione al proprio peso corporeo. Questo vale soprattutto quando si è adolescenti e si ha intenzione di iniziare una dieta fai da te che è sempre sconsigliabile.

Altri sintomi che possono lasciare pensare all’insorgenza di un disturbo del comportamento alimentare sono riscontrabili nella quotidianità.

Tra i sintomi precoci di DCA si parla di alterazioni repentine dell’umore, rifiuto del cibo, l’abbandono della tavola per recarsi in bagno.

Chi presenta questi sintomi spesso tende a isolarsi, a essere più nervoso e irascibile e anche questi atteggiamenti dovrebbero essere allarmanti.

Cura dei disturbi del comportamento alimentare

Molto importante è il ruolo dei genitori e della famiglia, soprattutto quando i DCA compaiono in età adolescenziale.

La cura dei disturbi del comportamento alimentare prevede un iter abbastanza complesso portato avanti da una equipe multidisciplinare.

Se da un lato, infatti, ci sono le cure specialistiche dall’altro ci deve essere anche la figura di uno psichiatra/psicoterapeuta che andrà a fare una riabilitazione psicologica oltre che fisica.


Articolo a cura della
Dr.ssa Mariella Spilabotte
Psicologa e Psicoterapeuta a Frosinone

Dr.ssa Mariella Spilabotte

Psicologa e Psicoterapeuta a Frosinone
P.I. 2389810603
Iscritta all’Albo Professionale degli Psicologi della regione Lazio n. 6739
Laureata in Psicologia

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