Le Esperienze di Attaccamento

Rilevanza e ruolo nella vulnerabilita’ per i diversi disturbi mentali

L'attaccamento

L'Attaccamento/ Bowlby, con la formulazione della teoria dell’attaccamento, propone una visione del legame primario tra madre e bambino e un’interpretazione dell’eziologia dei problemi mentali e della condotta, in base alla quale i sintomi dei disturbi psicopatologici sono il risultato delle esperienze reali vissute dal soggetto con le figure di accudimento; richiama inoltre l’attenzione sulla relazione tra una deprivazione prolungata di cure materne e lo sviluppo di una personalità a rischio di patologie mentali e disturbi della condotta.

Nel corso degli anni numerosi studiosi hanno condotto ricerche al fine di comprendere se vi fosse un nesso causale tra stili di attaccamento e disturbi psicopatologici. I risultati delle ricerche sembrano evidenziare che, sebbene non esista una linearità causale tra stile di attaccamento e specifici disturbi mentali, si può considerare la sicurezza- insicurezza dell’attaccamento come un fattore aspecifico protettivo o di rischio del benessere di un individuo.

E’ infatti possibile affermare che un individuo con disturbo mentale ha in genere un attaccamento insicuro ma è vero anche che non tutti i soggetti con attaccamento insicuro sviluppano un disturbo psicopatologico.

A questo punto ritengo sia necessario un breve excursus sui diversi stili di attaccamento.

I bambini che nei primi anni di vita hanno sperimentato una madre costantemente sensibile e responsiva ai loro bisogni e le loro richieste, sanno esprimere le loro emozioni e sono in grado di esplorare l’ambiente sia in presenza che in assenza del genitore (attaccamento sicuro). I bambini che hanno avuto esperienze continue di rifiuto del loro bisogno di affetto o che hanno sperimentato una madre imprevedibile, non esprimono le emozioni legate ai loro bisogni e mettono in atto comportamenti di falsa autonomia (attaccamento evitante). I bambini che hanno avuto una madre imprevedibile nelle risposte imparano ad esprimere le emozioni in maniera esagerata e il loro comportamento di esplorazione è inibito (attaccamento ambivalente). Nel caso un bambino abbia fatto esperienza di una madre incapace di offrire accudimento avrà un attaccamento di tipo disorganizzato ovvero basato su una confusione di pensiero e di comportamento (attaccamento disorganizzato).

I primi tre pattern sono considerati dagli studiosi “organizzati”, anche se solo il primo è considerato un legame di attaccamento ottimale quindi fattore di protezione, e riflettono strategie adattive.

Le diverse modalità di interazione con la madre e la diversa qualità dell’attaccamento che ne deriva sono alla base della formazione di rappresentazioni mentali, di modelli operativi interni del sé, della figura di attaccamento e degli altri. I modelli operativi hanno la funzione di far interpretare e predire il comportamento della figura di attaccamento e dell’altro in generale, e conducono pertanto a modi diversi di affrontare situazioni problematiche e a modalità diverse di interazione con l’ambiente fisico e sociale. Una volta consolidati, i modelli operativi interni fanno si che gli individui assimilino ogni nuova persona, con cui si possa stabilire un legame, ad un modello preesistente e tendano ad instaurare con essi lo stesso tipo di relazione che li legava alla loro figura di attaccamento.

Una considerazione a parte merita l’attaccamento insicuro-disorganizzato che è possibile identificare come fattore di rischio a breve e lungo termine. Avere esperito un legame con una madre incapace di accudimento determina, a breve termine, comportamenti che hanno la funzione di ridurre la ricezione degli stimoli di disturbo e di far diminuire un sovraccarico sensoriale cui potrebbe accompagnarsi l’attivazione di componenti emozionali spiacevoli; a lungo termine, il comportamento di riduzione degli stimoli può interessare anche il mentale e dar conto della limitazione di pensieri e di attività ansiogene proprie della dissociazione e di varie forme di riduzione o perdita della capacità integratrice della mente.

Legami di attaccamento insicuri possono quindi essere visti come fattori di rischio e di vulnerabilità per problemi di tipo psicopatologico e socio-emotivo.

Bibliografia

John BOWLBY Attaccamento e perdita, vol. 1: L’attaccamento alla madre Boringhieri, Torino, 1972

John BOWLBY Attaccamento e perdita, vol. 2: La separazione dalla madre Boringhieri, Torino, 1975

John BOWLBY Attaccamento e perdita vol. 3: La perdita della madre Boringhieri, Torino: 1983

John BOWLBY Costruzione e rottura dei legami affettivi Raffaello Cortina, Milano, 1982

Liotti G. (1999) Disorganizzazione dell'attaccamento e patologia dissociativa in Attachment organization - Solomon J. GeorgeC. 1999 ed it "L'attaccamento disorganizzato", Il Mulino


Articolo a cura della
Dr.ssa Mariella Spilabotte
Psicologa e Psicoterapeuta a Frosinone

Dr.ssa Mariella Spilabotte

Psicologa e Psicoterapeuta a Frosinone
P.I. 2389810603
Iscritta all’Albo Professionale degli Psicologi della regione Lazio n. 6739
Laureata in Psicologia

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